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Trattato della Pittura : La Filosofia del Vedere

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Scienza e detto quel discorso mentale il quale ha origine da' suoi ultimi principi, de' quali in natura null'altra cosa si puo trovare che sia parte di essa scienza, come nella quantita continua, cioe la scienza di geometria, la quale, cominciando dalla superficie de' corpi, si trova avere origine nella linea, termine di essa superficie; ed in questo non restiamo satisfatti, perche noi conosciamo la linea aver termine nel punto, ed il punto esser quello del quale null'altra cosa puo esser minore.

Adunque il punto e il primo principio della geometria; e niuna altra cosa puo essere ne in natura, ne in mente umana, che possa dare principio al punto.

Perche se tu dirai nel contatto fatto sopra una superficie da un'ultima acuita della punta dello stile, quello essere creazione del punto, questo non e vero; ma diremo questo tale contatto essere una superficie che circonda il suo mezzo, ed in esso mezzo e la residenza del punto, e tal punto non e della materia di essa superficie, ne lui, ne tutti i punti dell'universo sono in potenza ancorche sieno uniti, ne, dato che si potessero unire, comporrebbero parte alcuna d'una superficie.

E dato che tu t'immaginassi un tutto essere composto da mille punti, qui dividendo alcuna parte da essa quantita di mille, si puo dire molto bene che tal parte sia eguale al suo tutto.

E questo si prova con lo zero ovver nulla, cioe la decima figura dell'aritmetica, per la quale si figura un O per esso nullo; il quale, posto dopo la unita, le fara dire dieci, e se ne porrai due dopo tale unita, dira cento, e cosi infinitamente crescera sempre dieci volte il numero dov'esso si aggiunge; e lui in se non vale altro che nulla, e tutti i nulli dell'universo sono eguali ad un sol nulla in quanto alla loro sostanza e valore.

Nessuna umana investigazione si puo dimandare vera scienza, se essa non passa per le matematiche dimostrazioni; e se tu dirai che le scienze, che principiano e finiscono nella mente, abbiano verita, questo non si concede, ma si nega per molte ragioni; e prima, che in tali discorsi mentali non accade esperienza, senza la quale nulla da di se certezza.

Esempio e differenza tra pittura e poesia. Tal proporzione e dalla immaginazione all'effetto, qual e dall'ombra al corpo ombroso, e la medesima proporzione e dalla poesia alla pittura, perche la poesia pone le sue cose nella immaginazione di lettere, e la pittura le da realmente fuori dell'occhio, dal quale occhio riceve le similitudini, non altrimenti che s'elle fossero naturali, e la poesia le da senza essa similitudine, e non passano all'impressiva per la via della virtu visiva come la pittura.

Quella scienza e piu utile della quale il frutto e piu comunicabile, e cosi per contrario e meno utile quella ch'e meno comunicabile.

La pittura ha il suo fine comunicabile a tutte le generazioni dell'universo, perche il suo fine e subietto della virtu visiva, e non passa per l'orecchio al senso comune col medesimo modo che vi passa per il vedere.

Adunque questa non ha bisogno d'interpreti di diverse lingue, come hanno le lettere, e subito ha satisfatto all'umana specie, non altrimenti che si facciano le cose prodotte dalla natura.

E non che alla specie umana, ma agli altri animali, come si e manifestato in una pittura imitata da un padre di famiglia, alla quale facean carezze i piccioli figliuoli, che ancora erano nelle fasce, e similmente il cane e la gatta della medesima casa, ch'era cosa maravigliosa a considerare tale spettacolo.

La pittura rappresenta al senso con piu verita e certezza le opere di natura, che non fanno le parole o le lettere, ma le lettere rappresentano con piu verita le parole al senso, che non fa la pittura.

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Independently Published
861575687Y / 9798615756870
Paperback / softback
19/02/2020
314 pages
152 x 229 mm, 463 grams
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